martedì 10 marzo 2009

IL ROSPO INNAMORATO

C'era una volta un rospo
che abitava nello stagno,
fra i giunchi e le ninfee
amava fare il bagno,
saltando fra le canne
e il loto biancofiore,
cercando la sua rana,
cantava a tutte l'ore...
Gonfiava con orgoglio
la gola sopra il petto,
studiava note giuste
che fossero d'effetto,
per conquistar la rana
e farla poi sua sposa,
gracidava alla luna,
lontana e nebulosa.
Di giorno, con il sole,
che i ciottoli scaldava,
sotto le foglie a imbuto
un poco s'acquetava,
ma quando poi nel cielo
spuntava la sua stella,
iniziava il concerto
dedicato alla " bella "...
Ma,tutto quel " cra-cra ",
non era sufficiente
ad attirar la rana,
forse troppo esigente...
Il povero ranocchio
tra le note cercava
l'intonazione giusta
ma, purtroppo, stonava...
Così, stanco e depresso
per il troppo cantare,
come un otre sgonfiato
cominciò a barcollare...
Con l'occhio annacquato
e la pelle sbiadita,
la voglia di amare
dal buio rapita,
guardando la luna
e fiutando un odore,
si rannicchiò su un sasso
torcendosi il cuore...
La luna lo vide
e gli fece un sorriso,
poi dietro una nuvola
nascose il viso...
E fu in quell'istante
che uscì la raganella,
aggrappata a una foglia
che sembrava una stella...
Quando il rospo la vide,
sulla foglia saltò,
e la luna scherzosa
il tutto illuminò...
Guardandola negli occhi,
lucidi a lacrimoni,
il rospo titubante
avanzò a saltelloni...
Con un salto di troppo,
annaspando il meschino,
precipitò di sotto
nel buio acquitrino...
La rana rapita
da tanto fervore
gridando " cra-cra ",
gli dichiarò l'Amore...
Il rospo sorpreso
e bagnato di troppo,
saltò sulla foglia
malconcio e un pò zoppo...
Guardò la sua rana
e gli occhi strizzò,
poi, steso ai suoi piedi,
il "cra-cra" ricominciò...

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